Dal 23 al 27 ottobre si è svolta a Torino la decima edizione del Salone Internazionale del Gusto, evento gastronomico e culturale organizzato da Slow Food per promuovere le biodiversità alimentari presenti in Italia e nel mondo.
Chi ha avuto la possibilità di visitare i coloratissimi stand del Salone si è trovato dinnanzi ad una varietà incredibile di cibi, bevande e materie prime provenienti da ogni parte del globo, una vera e propria "Arca del Gusto", come ricordavano le locandine. Dai formaggi asiatici ai cereali africani, dai dolci mediterranei alle spezie sudamericane, in una piacevole confusione di lingue, culture e sapori.
Purtroppo il visitatore medio, come anche molti espositori, non sempre colgono e condividono lo spirito dell'evento; si soffermano piuttosto a gustare quanto di meglio offre il mercato, in un contesto in cui i prezzi riescono a trasformare un prodotto di nicchia in una leccornia per pochi eletti. Non mancano certo chef, critici culinari e sommelier che vedono questo mondo con occhi diversi e che, in teoria, dovrebbero riuscire ad apprezzare e a valorizzare ogni prodotto esposto. Tra le finalità del Salone vi è quella di educare, ogni anno, il maggior numero possibile di persone ad un'alimentazione più attenta alle diversità, al recupero del cibo e alle scelte solidali.
Terra Madre, evento svoltosi in parallelo, persegue inoltre l'obiettivo di ascoltare le concrete difficoltà di chi coltiva e trasforma i prodotti della terra. Nello specifico, riunisce tutti coloro che, partecipando alla filiera alimentare, intendono difendere l'agricoltura, la pesca e l'allevamento sostenibili, al fine di preservare il gusto e la biodiversità del cibo. Come sappiamo, nei Paesi in via di sviluppo le problematiche agroalimentari sono ben diverse rispetto a quelle delle aree più avanzate: si tratta, in particolare, della carenza di risorse (in primis di acqua) e delle difficoltà nel vendere i prodotti realizzati. Il nobile intento dello slow food troppo spesso tende a scontrarsi con un mondo globale che spazza via chi sta ai margini del mercato; noi tutti auspichiamo che il mega appuntamento dell'Expo 2015 riesca a sensibilizzare il grande pubblico sulle effettive necessità alimentari del pianeta.
Tratto da Pierpaolo Righero, Salone del Gusto 2014: tra biodiversità e leggi di mercato, Vita diocesana pinerolese, 09/11/2014.
Tratto da Pierpaolo Righero, Salone del Gusto 2014: tra biodiversità e leggi di mercato, Vita diocesana pinerolese, 09/11/2014.